sabato, settembre 11, 2010

Addio ai monti.

Gli ultimi abbracci sono sempre i più strazianti, l'ultimo sguardo al cielo dipinto è quello che fa più male.
Non scoprirò più le bianche montagne dopo il ponte o il lago luccicante dopo la curva.
Non sentirò più odore di castagne e di camini tornando a casa nei pomeriggi novembrini, non metterò più il pigiama sotto i vestiti per uscire la sera - così è già caldo per dopo.
Non mi sveglierò più con sessanta centimetri di neve in giardino il giorno del mio compleanno.
Non metterò più i guanti ad ottobre (o forse si?).
Ebbene si, parto.

Mai titolo fu più adatto per un post.